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Le "MaGie" di Rosa Rivetto sono un omaggio alle eroine che hanno sconfitto il fascismo nel 1943 a Sesto San Giovanni (MI), esse furono figure coraggiose di cui la memoria rischia di sbiadire con il tempo.

Quest'opera trae ispirazione dall'icona americana Rosie the Riveter simbolo delle donne statunitensi impiegate nell'industria bellica durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre gli uomini erano impegnati sul fronte europeo del 1945. Roger Ranko, con la sua interpretazione artistica, rievoca quei momenti cruciali della storia, mettendo in luce il ruolo spesso dimenticato e fondamentale delle donne in periodi di conflitto.

Le "MaGie" di Rosa Rivetto fungono da ponte tra passato e presente, ricordando il contributo significativo delle donne nella lotta contro l'oppressione. Attraverso la sua arte, Ranko cattura non solo l'estetica dell'epoca, ma anche lo spirito indomito di coloro che hanno sfidato le avversità per plasmare un futuro migliore. Un tributo vibrante alle eroine dimenticate che meritano di essere celebrate e onorate nella memoria collettiva.

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Cenni storici

Il 23 marzo 1943, un coraggioso gruppo di operaie impiegate presso lo stabilimento siderurgico della Falck a Sesto San Giovanni, Milano, oggi noto come MaGe, scrisse una pagina eroica nella lotta contro la fame, la guerra e il fascismo. In un atto di coraggio queste donne indissero uno sciopero che avrebbe scosso le fondamenta dell'alleanza tra Mussolini e Hitler.

Lo stabilimento, specializzato nella produzione di bulloni a caldo, diventò il palcoscenico di una ribellione contro le ingiustizie del regime fascista. Lo sciopero del 1943 avrebbe avuto un impatto profondo. L'Italia, grazie a gesti di sfida come questi, avrebbe poi perso la guerra.

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Historical Overview

On March 23, 1943, a brave group of female workers employed at the Falck steel plant in Sesto San Giovanni, Milan, now known as MaGe, wrote an heroic chapter in the fight against hunger, war, and fascism. In a courageous act, these women called for a strike that would shake the foundations of the alliance between Mussolini and Hitler.

The plant, specialized in the production of hot bolts, became the stage for a rebellion against the injustices of the fascist regime. The strike of 1943 would have a profound impact. Italy, thanks to defiant acts like these, would later lose the war.

" le MaGie di Rosa Rivetto" is a tribute to the heroines who defeated fascism in 1943 in Sesto San Giovanni (MI), courageous figures whose memory risks fading over time.

This work draws inspiration from the American icon Rosie the Riveter, a symbol of U.S. women employed in the war industry during World War II while men were engaged on the European front in 1945. With his artistic interpretation, Roger Ranko evokes those crucial moments in history, highlighting the often forgotten and essential role of women in times of conflict.

Rosa Rivetto's "MaGie" serves as a bridge between past and present, recalling the significant contribution of women in the fight against oppression. Through his art, Ranko captures not only the aesthetics of the era but also the indomitable spirit of those who challenged adversities to shape a better future. A vibrant tribute to forgotten heroines deserving of celebration and honor in collective memory.

La necessità di credere in un Dio sorge dalla paura dell'ignoto. Fino a quando la scienza non darà risposte definitive sulla vita dopo la morte, la gente si aggrapperà a qualcosa di soprannaturale. Il concetto tradizionale di Dio è stato messo in discussione dall'illuminismo, sostituito da nuovi "Dei" come Finanza e Tecnologia, focalizzati su obiettivi autoreferenziali. La salvezza spirituale è legata al credo religioso, mentre la crescita di Economia e Tecnologia può generare incertezza e caos. 

The need to believe in a God arises from the fear of the unknown. Until science provides definitive answers about life after death, people will cling to something supernatural. The traditional concept of God has been challenged by enlightenment, replaced by new "Gods" like Finance and Technology, focused on self-referential goals. Spiritual salvation is tied to religious belief, while the growth of the Economy and Technology can generate uncertainty and chaos.

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P'Odio

L'uomo è in competizione con la natura, con i suoi simili e quindi con sé stesso perché condizionato da valori che ostacolano la sua vera natura.

Man is in competition with nature, with his fellow humans, and thus with himself because he is conditioned by values that hinder his true nature.

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Opera è realizzata con tondini di ferro provenienti da rete elettro-saldata, piattini da caffè, estrattori componenti auto.

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Il tavolo è realizzato con lastra di ferro recuperata per strada, tubo rettangolare recuperato da allestimento scenografico.

The artwork is crafted from iron rods sourced from welded mesh, coffee saucers, and car component extractors.

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The table is made from a reclaimed iron sheet found on the street and a rectangular tube recovered from a stage setup.

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Inferno Pop

Una ventina di estintori destinati al macero fanno da miccia per dare vita all’Inferno Pop di Roger Ranko, da detonatore sono serviti una miscela di stati d’animo facili da incontrare ogni giorno dentro molti di noi, come: Rivolta, menzogna, falsità, collera, discordia, ferocia, malvagità, violenza, viltà, voluttuosità, anarchia. Ne nascono, il ritratto di Satana più 6 ritratti delle categorie di demoni, come da Cabala:

Sculture realizzate con estintori tagliati con flessibile e saldati ad elettrodo

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About twenty fire extinguishers destined for the scrap heap serve as the fuse to bring Roger Ranko's Pop Hell to life. A mixture of easily encountered emotions within many of us served as the detonator, such as: Rebellion, lies, falsehood, anger, discord, ferocity, malevolence, violence, cowardice, voluptuousness, anarchy. From this arise the portrait of Satan and six portraits of demon categories, as per the Kabbalah:

Sculptures crafted from fire extinguishers, cut with a grinder and electrode-welded.

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War Games

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Serie: War Games

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anno/year: 2020

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Tecnica: tubo rettangolare di recupero saldato 

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Dimensions: cm 17 x h6 x 5

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Descrizione: per educare un figlio ad un mondo migliore, si comincia da come gli insegniamo a giocare.

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To educate a child for a better world, it begins with how we teach them to play

12 monoliti a forma di carro armato dai colori sgargianti , colori che rappresentano la bandiera della pace più uno nero che simboleggia l’un per cento della popolazione mondiale, un 1 % che detta le leggi di mercato decidendo come e cosa la popolazione deve consumare.

Per quanto Nero, resta sempre 1 carro armato contro 11.

Perché 11 carri armati lasciano decidere le loro sorti a un solo carro armato privo di “colore”?

Pr quanto dotati di ragione e immaginazione, l’essere umano ha bisogno di qualcuno che lo guidi nelle scelte che dovrà fare nella sua vita, così come l’antilope bruca nel territorio di caccia del leone.

Non ci resta che scegliere il nostro colore preferito e vivere secondo la dottrina che più rappresenta la nostra personalità, come quando decidiamo il nostro colore preferito per la nostra squadra.

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12 monoliths shaped like tanks in vibrant colors, symbolizing the flag of peace, plus one in black representing the one percent of the world's population. This 1%, which dictates market laws, decides how and what the population should consume.

Though black, it remains just one tank against 11.

Why do 11 tanks let their fate be decided by a single tank lacking "color"?

Despite reason and imagination, humans need guidance in life choices, just as an antelope grazes in a lion's hunting territory.

All that's left is to choose our favorite color and live according to the doctrine that best represents our personality, similar to selecting our favorite color for our team.

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Razza

Razza vuole essere in rapporto tra la coscienza e la rapidità evolutiva dell’uomo  raccontata in un ritratto che ho deciso di creare senza la calotta cranica.

 

Dal momento della nascita fino a tutto il primo anno di vita, la razza umana  ha fontanella cranica non totalmente sviluppata, pertanto si pensa che in questo primo anno, l’uomo sia fortemente esposto a tutte le informazioni che lo circondano. A differenza dell’uomo, gli animali che popolano il nostro pianeta, alla nascita hanno la fontanella cranica perfettamente formata, si pensa che dal ventre materno abbiano ricevuto tutte le informazioni necessarie per poter vivere in sintonia con la natura, tant’è vero che appena nati già possono sorreggersi sulle zampe ed in alcuni casi, sono pronti a seguire il branco in lunghe migrazioni.

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"Razza" aims to depict the relationship between consciousness and the rapid evolution of humans, narrated through a portrait I decided to create without the cranial vault.

From birth until the end of the first year of life, the human race has an incompletely developed fontanelle, suggesting that in this initial year, humans are highly exposed to all the surrounding information. In contrast to humans, the animals inhabiting our planet are born with a perfectly formed fontanelle, indicating that they received all the necessary information from the mother's womb to live in harmony with nature. In fact, they can already stand on their feet shortly after birth and, in some cases, are ready to follow the herd in long migrations.

L'opera "Razza" esplora la manipolabilità inconscia dell'uomo, evidenziando come il nostro subconscio assorba informazioni fin dai primi anni di vita, plasmando il nostro carattere. Il rapido apprendimento, evidente già nei bambini di due anni con la tecnologia, spiega l'evoluzione accelerata della razza umana.

Nella vita quotidiana, siamo sommersi da informazioni invadenti, e l'accesso veloce a esse sembra accelerare la nostra evoluzione. L'opera, realizzata con fustelle utilizzate in scenografie di una famosa trasmissione televisiva d'informazione, rappresenta un commento critico su come le informazioni vengano servite al pubblico. Questa sovrabbondanza di "demenzialità che resetta pensieri" viene proposta strategicamente durante la cena, interrompendo l'unione famigliare e plasmando il pensiero collettivo per adattarsi a un sistema economico globalizzato.

The artwork "Race" explores the unconscious manipulability of humans, highlighting how our subconscious absorbs information from the early years, shaping our character. The rapid learning evident even in two-year-olds with technology explains the accelerated evolution of the human race.

In everyday life, we are inundated with intrusive information, and rapid access to it appears to hasten our evolution. Created with dies used in the set design of a famous news television show, the artwork serves as a critical commentary on how information is served to the public. This excess of "mindlessness that resets thoughts" is strategically proposed during dinner, disrupting family unity and shaping collective thinking to fit a globalized economic system

Confini Umani

Titolo: Confini Umani.                  Title: Human Borders

Anno: 2019.                                    Year: 2019

Dimensioni: P x A x H cm.: 52 x 70 x 85

Dimensions: L x W x H cm.: 52 x 70 x 85 

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Tecnica e materiali: ringhiera di recupero, ripulita dalla vecchia vernice con spazzola metallica, tagliata con flessibile, piegata a mano, saldata ad elettrodo, più vecchie viti che venivano utilizzate per ancorare i binari del treno a vecchie traversine in legno, pulite con spazzola metallica e saldate ad elettrodo, più asse da ponte recuperata da fallimento di un cantiere edile, ripulita con spazzola metallica, più resina colorata recuperata da set fotografico. 

Descrizione: "Confini Umani" nasce dall'opera fotografica "Diapo 1999 per Confini Umani", esplorando la tendenza dell'uomo a barricarsi dietro sbarre in difesa della proprietà privata. Questa concezione si trasforma in un'opera scultorea: le sbarre di una prigionia volontaria diventano una sedia in un luogo di confronto e discussioni sensate sulla società attuale. L'obiettivo è promuovere progetti che contribuiscano al raggiungimento dei 17 obiettivi dell'ONU entro il 2030.

Realizzata per l'incontro di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto al MACRO Asilo Museo d'Arte Contemporanea di Roma nel 2019, l'opera rappresenta una stimolante riflessione sulle dinamiche sociali e prospettive di cambiamento. 

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Technique and Materials: Reclaimed railing, cleaned from old paint with a wire brush, cut with a grinder, hand-bent, electrode-welded; old screws used to anchor train tracks to old wooden sleepers, cleaned with a wire brush and electrode-welded; bridge beam recovered from a failed construction site, cleaned with a wire brush; colored resin reclaimed from a photo set.

Description: "Human Borders" originates from the photographic work "Diapo 1999 for Human Borders," exploring humanity's tendency to barricade itself behind bars in defense of private property. This concept transforms into a sculptural piece: the bars of voluntary imprisonment become a chair, a space for meaningful discussions about society. The goal is to promote projects contributing to achieving the 17 UN goals by 2030. Created for the Cittadellarte - Fondazione Pistoletto meeting at the MACRO Asilo Museum of Contemporary Art in Rome in 2019, the artwork stimulates reflection on social dynamics and perspectives for change.

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CHE RAZZA DI RAZZO

Il progetto voluto da Giorgio De Finis e da Metropoliz che per difendere il diritto alla casa dei cittadini del mondo ha trasformato l'ex stabilimento della Fiorucci di Via Prenestina a Roma in un Museo d'Arte Contemporanea.. il MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove Metropoliz. 

Tra le primissime opere realizzate c'era un razzo di oltre 5 mt d'altezza, questo razzo è servito ai partecipanti al progetto a partire per la Luna, una volta giunti sul satellite terreste, gli sfollati hanno capito che per motivi biologici, non sarebbero riusciti a sopravvivere, di conseguenza col medesimo razzo hanno fatto ritorno sulla Terra, in via Prenestina a Roma. Il razzo è rimasto per anni esposto nel piazzale dell'ex stabilimento, fino a quando una bufera lo ha distrutto. Per questo motivo ho deciso di realizzare un nuovo missile, più piccolo più compatto ma dal forte risvolto artistico, un missile realizzato con materiali da altri scartati a simboleggiare la necessità di rivedere gli accordi economici produttivi dei paesi del mondo, riformulare il pensiero di ospitalità dell'uomo, abbattendo il muro della paura del diverso. 

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The project, conceived by Giorgio De Finis and Metropoliz, transformed the former Fiorucci factory on Via Prenestina in Rome into the MAAM Museum of Contemporary Art to defend the global citizens' right to housing. Among the first artworks was a rocket over 5 meters tall, initially intended for participants to journey to the moon. However, upon reaching the lunar surface, they realized, for biological reasons, survival was not feasible. Consequently, using the same rocket, they returned to Earth on Via Prenestina in Rome. The rocket stood in the former factory's courtyard for years until a storm destroyed it. Hence, I decided to create a new, smaller, more compact missile with a strong artistic impact, using discarded materials to symbolize the need to reconsider the world's economic production agreements, reshape human hospitality, and break down the wall of fear of the different.

Grasso che Cola

Ringraziamenti: l’opera nasce grazie all’invito da parte di Giorgio De Finis, Gianfranco D’Alonzo e Carlo Gori a realizzare una istallazione all’interno del MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, sito all’interno dell’ex prosciuttificio Fiorucci in Via Prenestina a Roma.

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Acknowledgments: The artwork comes to life thanks to the invitation from Giorgio De Finis, Gianfranco D'Alonzo, and Carlo Gori to create an installation within the MAAM, Museum of the Other and the Elsewhere of Metropoliz. The museum is located inside the former Fiorucci ham factory on Via Prenestina in Rome.

Titolo: Grasso che Cola

 

Anno: 2019

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Tencina: tondino di ferro piegato a mano e saldato ad elettrodo

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Dimensioni cm.: b80 x 30 x h80

Siamo liberi di mangiare tutto ciò che ci offre il mercato, ma siamo liberi di produrre tutto ciò che mangiamo?

 

In tutto il mondo occidentale per poter immettere sul mercato la maggior parte di cibo al miglior prezzo, è necessario industrializzarne la produzione, pertanto il cibo che mangiamo diventa un problema sia a livello ambientale che a livello di salute.

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Are we free to eat everything the market provides, but are we free to produce all that we eat?

Throughout the Western world, in order to introduce most food products to the market at the best price, industrializing production is necessary. Therefore, the food we consume becomes a concern both environmentally and health-wise.

La tradizione del maiale

50 anni fa, quando la dieta del contadino era al 90% vegetariana, ogni famiglia poteva allevare 1-2 porci da consumarsi annualmente. Macellare una bestia era considerato un evento speciale, una festa che vedeva coinvolte grandi e piccole comunità riunendo parenti e vicini, ciò si asseriva in un contesto festoso e armonico che rafforzava il valore di aggregazione culturale, rituali ormai in disuso a causa dei cambi di vita delle popolazioni, come l’abbandono della vita rurale per la vita in città. 

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The tradition of the pig

Fifty years ago, when a farmer's diet was 90% vegetarian, each family could raise 1-2 pigs annually for consumption. Slaughtering an animal was considered a special event, a celebration that involved large and small communities, bringing together relatives and neighbors. This occurred in a festive and harmonious context, strengthening the value of cultural aggregation—rituals now abandoned due to changing lifestyles, such as the shift from rural to urban living.

Solo Homo

"Solo Homo" è una serie di statue che esplorano il passaggio trascendentale della specie umana, rappresentando l'uomo del futuro e del passato. Attraverso le figure umane, l'artista riflette sull'aspetto biologico condiviso da tutte le forme di vita sulla Terra: vegetali, mammiferi ed ovipari.

L'opera esplora la necessità di garantire la continuità della specie attraverso l'aggressività, il corteggiamento e la sessualità. Questi comportamenti, presenti in tutte le forme di vita, sono interpretati attraverso una prospettiva artistica unica.

L'artista sottolinea l'unicità dell'essere umano, dotato di coscienza e di una rapidità evolutiva esponenziale. Tuttavia, solleva una critica riguardo al fatto che questa straordinaria capacità ha portato a uno squilibrio che minaccia la nostra stessa esistenza. La serie invita a riflettere sulla mancanza di consapevolezza riguardo agli equilibri naturali e alla necessità di un approccio più sostenibile.

Attraverso la sua rappresentazione artistica, "Solo Homo" pone domande fondamentali sulla nostra esistenza, suggerendo la necessità di un'azione coraggiosa che riavvicini l'umanità a un calcolo più consapevole, basato sugli elementi naturali e in sintonia con il DNA di ogni essere vivente. La serie è un invito a considerare quale disegno ci governa e a intraprendere azioni che preservino gli equilibri vitali della Terra.

tecnica: isolante traliccio alta tensione + tondino ferro + barre ferro + piattino caffè

Dimensioni: h 256 cm

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"Solo Homo" is a series of statues exploring the transcendent passage of the human species, depicting both the future and past man. Through human figures, the artist reflects on the shared biological aspect among all life forms on Earth: plants, mammals, and oviparous creatures.

The artwork delves into the necessity of ensuring species continuity through aggression, courtship, and sexuality. Present in all life forms, these behaviors are interpreted through a unique artistic perspective.

The artist emphasizes human uniqueness, endowed with consciousness and exponential evolutionary speed. However, a critique is raised regarding how this extraordinary capability has led to an imbalance threatening our existence. The series prompts reflection on the lack of awareness regarding natural balances and the need for a more sustainable approach.

Through its artistic representation, "Solo Homo" raises fundamental questions about our existence, suggesting the need for courageous action that reconnects humanity to a more consciously calculated approach, based on natural elements and in harmony with the DNA of every living being. The series invites contemplation of the governing design and the necessity of actions preserving Earth's vital balances.

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Titolo: L'Essere Ideale

Tecnica: Scultura di molle recuperate da un materasso dei primi del ‘900, utilizzato dalle contadine del Sud Italia che migravano a Milano per lavorare nelle cascine agricole. Materasso che ha assistito ad alcuni parti.

Descrizione: Scultura di grandi dimensioni che racconta la femmina bella e generosa, capace di accogliere la vita e donarla al mondo.

Dimensioni: cm. h254 x 65 x 30

Anno: 2016

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Title: The Ideal Being

Technique: Sculpture crafted from springs reclaimed from a mattress dating back to the early 1900s. This mattress served Southern Italian migrant farmworkers who moved to Milan. It witnessed childbirths.

Description: A large-scale sculpture depicting the beautiful and generous female, capable of embracing life and bestowing it upon the world.

Dimensions: cm. h254 x 65 x 30

Year: 2016

èSesto

Titolo: èSesto

Tecnica: Scultura in ferro recuperato dalla ex industria siderurgica sestese.

Descrizione: èSesto racconta la storia di Sesto San Giovanni, una città nata alla fine del XIX secolo grazie alla Falck, un'azienda siderurgica italiana. Dopo la chiusura nel 1990, l'azienda è stata trasformata in un'industria per l'energia.

Ispirato all'Efesto presente sulla vecchia moneta da 50 lire italiane, l'artista denuncia la speculazione edilizia che ha trasformato la città dopo il 1990. Invece di destinare le ex aree industriali a progetti culturali, molte sono diventate aree commerciali.

E'Sesto, un "dio moderno" rappresentato attraverso l'arte, emerge come salvatore per gli abitanti di Sesto, offrendo una risposta alla mancanza di sostegno culturale da parte delle istituzioni e contrastando la depressione derivante dalla perdita di identità della città.

Dimensioni: cm h 254 x 130 x 90

Anno: 2018

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Title: It'Sesto

Technique: Sculpture in iron reclaimed from the former steel industry in Sesto.

Description: "èSesto" narrates the history of Sesto San Giovanni, born in the late 19th century with Falck, an Italian steel company. Post its closure in 1990, it transformed into an energy industry. Inspired by Hephaestus on the old 50 Italian lire coin, the artist denounces post-1990 urban speculation. Instead of cultural projects, former industrial areas became commercial spaces. "èSesto," a "modern deity" in art, emerges as a savior, responding to the lack of cultural support, countering the city's identity loss and ensuing depression.

Dimensions: cm h 254 x 130 x 90

Year: 2018

La Guerra di Pietro

Titolo: La Guerra di Pietro

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Tecnica: Scultura realizzata dal recupero di componenti di carburazione di auto in disuso.

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Descrizione: Opera della serie “Razza”in cui si realizza un viaggio nella coscienza umana rapportata alla nostra parte biologica, un’analisi sulla nascita delle emozioni e dell’attivazione delle attitudini umane. “La guerra di Pietro” rappresenta un esempio di come le interpretazioni dei testi sacri siano parziali nei confronti del potere in carica. Un’immagine della religione come organizzazione mondiale economica e bellica.

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Dim. cm 31 x h18 x 13

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Anno/Year 2018

Title: Pietro's War 

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Technique: Sculpture crafted from reclaimed components of disused car carburetors.

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Description: From the "Race" series, it explores human consciousness in relation to our biological essence—an analysis of the birth of emotions and the activation of human tendencies. "Pietro's War" serves as an example of how interpretations of sacred texts are biased toward those in power. It portrays religion as a global economic and warlike organization.

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Dimensions: 31 cm x h18 cm x 13 cm

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Year: 2018

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Due Mani per Pregare

Titolo: Due mani Per Pregare

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Tecnica: Scultura realizzata con tondini di ferro recuperati da industria siderurgica saldati a elettrodo e modellati con smerigliatore.

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Descrizione: Opera della serie “Razza”in cui si realizza un viaggio nella coscienza umana rapportata alla nostra parte biologica, un’analisi sulla nascita delle emozioni e dell’attivazione delle attitudini umane. La scultura “Due mani per pregare” esprime come la meditazione laica abbia la capacità di guidare la ragione umana al libero arbitrio. Se pilotata, diviene fede religiosa, che comprende obblighi e castighi.

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Dim. cm ø10 + ø10 x h34

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Anno/Year 2018

Title: Two Hands for Prayer

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Technique: Sculpture crafted from reclaimed iron rods from a steel industry, welded with an electrode, and shaped with a grinder.

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Description: From the "Race" series, it delves into human consciousness in relation to our biological essence—an exploration of the birth of emotions and the activation of human tendencies. "Two Hands for Prayer" sculpture portrays how secular meditation guides human reason to free will. When controlled, it transforms into religious faith, encompassing obligations and punishments.

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Dimensions: ø10 cm + ø10 cm x h34 cm

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Year: 2018

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